post di presentazione


Il blogger in questione nasce alla fine degli anni 80, per la precisione nel 1989. E’ iscritto alla facoltà di Scienze Naturali presso l’ateneo palermitano ed è un appassionato della scienza, in tutte le sue forme e teorie.

Scettico e critico su qualsiasi cosa, e molto spesso ironico, sono semplicemente un giovane scienziato zelante (che ha ancora molto da imparare) e curioso, dannatamente curioso, quasi ai limite dell’impossibile: oserei dire (quasi) con un’ improbabilità infinita! Da sempre mi hanno affascinato le nuove teorie e le nuove scoperte in campo fisico. Fin da piccolo mi sono chiesto il perché delle cose, e ho cercato di rispondere alle domande con le mie sole forze.

Oltre alla scienza, tra i miei interessi spiccano la musica, quella buona (nonostante sia un neofito), e la letteratura scientifica. In casi sporadici sono anche un decente disegnatore.

Qualcuno mi ha chiesto il perché del blog. In questa sede voglio rispondere in due modi diversi:

1. Ogni volta che voglio parlare con qualcuno delle cose che leggo, che scovo sul web o di qualcosa riguardante la categoria “scienza” tutti fanno finta di ascoltarmi, o quanto meno si annoiano dopo tre minuti. A me piace “divulgare” (non voglio peccare di presunzione, ma passatemi il termine; sono giovane e mi piace parlare delle meraviglie della natura) e quindi, se pochi mi ascoltano, spero almeno che qualcuno mi legga. Di conseguenza, il blog vuole essere da stimolo per me e per tutti quelli che lo leggono. Chiunque può condividere tramite i social network, può commentare e può proporre. Questo diario (il titolo è un chiaro omaggio a uno dei più grandi naturalisti) nasce proprio come salotto, dove ognuno può dire la sua.

2. Leggendo il libro di Bill Brayson Breve storia di (quasi) tutto ho trovato questo siparietto simpatico; mi sono subito illuminato e ho fatto mio il concetto:

Il fisico Leo Szilard un giorno rivelò all’amico Hans Bethe l’intenzione di tenere un diario.

“Non intendo affatto pubblicarlo. Voglio solo tenere un registro dei fatti per poter informare Dio”.

“Non credi che Dio lo sappia già, come sono andati i fatti?”, gli chiese Bethe.

“Certo che lo sa” disse Szilard. “Però non conosce ancora la mia versione”.

Hans Christian von Baeyer, Taming the Atom.

“perché un’idea se non la comunichi rimane tale. Ed è inutile!”

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